Qui il vino è storia, quella di una famiglia
Il vino, lo sappiamo bene, è spesso il filo conduttore di un secolare racconto, una narrazione che parla di uomini e delle loro passioni, di attaccamento a un territorio, di legami famigliari. Come in tutte le storie, pur recente, anche qui c’è una passione, un territorio e una famiglia. Inizia così la vicenda di Cascina Amalia, dapprima con una fuga in campagna dentro le mura di un vecchio casolare a Monforte d’Alba, dove Luigi e Maria Angela costruiscono il loro ritiro, che ben presto però si trasforma in cantina.
Perché qui siamo nel cuore delle Langhe, entro i confini di uno fra quegli undici comuni in Piemonte dove è possibile produrre il Barolo e al richiamo della terra non si sfugge, né a quello di una comunità che attorno al celeberrimo vino ha costruito la sua fama nel mondo di grandiosi cantinieri.
Luigi e Maria acquistano due appezzamenti nei prestigiosi Cru di ‘Bussia’ e ‘Le Coste di Monforte’, qui, pochi anni dopo, il figlio Paolo inizierà a produrre il suo vino, lavorando sette ettari di vigneto a conduzione biologica.
Vini eleganti, ricchi, complessi, vera espressione del terroir di provenienza.
Parliamo ovviamente dei grandi Cru di Barolo come ‘Monforte’ e ‘Bussia’, ma anche di nebbiolo in purezza e poi Barbera, c’è pure il Dolcetto, non ultimo il Rossese Bianco delle Langhe un vino che impressiona per il suo carattere e la sua sapidità.
Tante meraviglie in poche bottiglie.